CrunchEd non ha mai fatto mistero delle sue preferenze in fatto di superfici reali o immaginarie in cui affondare i denti.
Ogni possibile occasione l’abbiamo corsa al volo e non ci faremo scappare di certo questa.
Conoscete tutti Stefano Bessoni (non si ammettono risposte negative, rimediate a partire da questo post). Conoscete i suoi libri, passaggi cartacei per una wunderkammer portatile abitata dai più rari reperti, animati e inanimati, contestualizzati in scenari adeguatamente inquietanti e rivelatori. Conoscete, mi auguro per voi, i suoi corti e lungometraggi, dove si affacciano marionette strappate al loro stato di immobilità grazie alla tecnica dello stop motion.
Ecco. Se conoscete tutto questo conoscerete anche quell’incontrollabile desiderio di arredarvi una stanza con illustrazioni e pupazzi direttamente da quel mondo parallelo e arcano.
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“Sono due libri che si intersecano nella loro volontà di analizzare un periodo, quello degli anni ’80, che sta vivendo una nuova esistenza grazie a questa ondata nostalgica che ha investito soprattutto il mondo seriale.”
Martina Ponziani – Sentieri selvaggi, 19 giugno 2017
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