Il quarto volume chiude il cerchio antologico delle stagioni.
La copertina è stata realizzata da Claudia Ducalia.
Oltre le nuvole di Marco Mancinelli – Una tempesta improvvisa e un’apparizione spettrale tra i flutti. È così che per Hitoshi ha inizio un viaggio personale verso la perdita e la scoperta di sé. La stagione della pesca è conclusa e l’autunno si insinua tra le vite dei marinai che tornano a casa, in attesa che il mare li richiami tra le sue braccia. I boschi custodiscono segreti, luoghi sconosciuti in cui la mente può ingannare se stessa e in cui la realtà è un grido perso nelle pieghe del tempo.
Un Gatto chiamato Kumiko di Benedetta Munalli – Morgana assiste alla morte di Kumiko, una ragazza con cui ha dovuto forzatamente allacciare i rapporti. Per questo motivo il suo funerale le sembra solo una mera usanza, ma il suo atteggiamento cinico viene messo a dura prova quando Kumiko, in carne ed ossa, appare all’improvviso e le chiede aiuto per varcare la soglia dell’aldilà.
Kappa di Simone Fiocco – Khioshi é un bambino vittima dei pregiudizi e viene bullizzato giornalmente dai suoi compagni di scuola. Le cose cambiano quando al parco della Caffarella incontra un Kappa. Tra i due nasce una complicità profonda, ma certe amicizie possono essere pericolose.
Il futon di Ornella De Lullo – Livio Bernini parte per un viaggio in Giappone e a Kyoto conosce Yamamoto, un monaco che gli racconta la storia di due religiosi morti in circostanze misteriose. Livio ne è ossessionato e quando viene a sapere che il tempio ospita un museo segreto contenente oggetti legati ai monaci, decide di visitarlo di nascosto.
Kiseru di Lorenzo Marletti – Chiyo è una bambina italo-giapponese che si è trasferita coi suoi genitori in un paesino di montagna del Piemonte dopo un grave lutto. A cavallo fra passato e futuro, fra realtà e immaginazione, Chiyo costruisce un ponte fra i due mondi a cui appartiene.
Kamaitachi di Valerio la Martire – A saper ascoltare il vento si possono sentire i loro sussurri. A saper ascoltare il vento si può sentire le loro risate. Le kamaitachi non possono nascondersi da chi sa ascoltare. Per questo hanno inventato un
modo per difendersi dagli umani. Per questo hanno falci che gli nascono dal corpo. Una per farti inciampare, una per tagliare, una per guarirti. Sono sempre tre le kamaitachi e sta a loro decidere se guarirti o meno.
Francesca – :
Il libro, o il viaggio, è stato una bellissima scoperta… Un susseguirsi di racconti ed emozioni che sembra di provare realmente in quel momento. Scritto bene, fantastico lo spaziare nel tempo e nelle dimensioni con la naturalezza solo di chi realmente ne è capace… Lo Consiglio vivamente a tutti, ne vale veramente la pena!
Matteo (proprietario verificato) – :
La vita di Matteo è resa complicata dalla paura dell’ignoto e da un senso di inadeguatezza verso la società. Il nonno è il filo conduttore delle sue ansie: una porta che conduce all’interno di una stanza piena di quadri e odori di un passato-presente lo manda in confusione. Una simpatica bambina, un rude professore e una elegante signora d’altri tempi sono le altre componenti di un intreccio di eventi che fa perdere al protagonista la percezione del tempo e lo porta al distacco dalla realtà. O forse lo fa avvicinare. Tutto viene messo in dubbio: cosa succede, perché succede, se succede, se succede davvero, se succede nel presente, nel passato o nel futuro. Si perdono i punti di riferimento, si comprendono i punti di vista e quanto tutto può essere maledettamente soggettivo. Una parte di noi è dentro almeno uno di questi personaggi. Il tempo è diverso, i luoghi anche, ma un qualcosa ci tiene tutti legati, anche se spesso in modo intangibile.
Il romanzo è incalzante, profondo, mai noioso ed è capace di trasmettere le ansie e le paure del protagonista. Sa far riflettere e sa emozionare.