KUROI LIBRI – NOVE STRATI DI BUIO

Nove strati di buio – Echos edizioni

Nove strati di buio è un’antologia di storie nere, selezionate da Laura Sestri, che inaugura la collana Abissi di Echos Edizioni. Non si parla però di zombie, vampiri, fantasmi o mostri di altro genere. L’orrore chiuso dentro queste pagine può avere diverse chiavi di lettura. Personalmente, il comune denominatore che ho avuto modo di percepire, è qualcosa di molto tangibile e agghiacciante: la follia allo stato puro. Un filo rosso che unisce queste storie, si presenta sotto varie forme e colpisce persone di ogni genere.  Da un giovane precario che cerca con fatica di arrivare alla fine del mese, a un avvocato che si è sistemato, suo malgrado, con la figlia di un uomo potente. Per Juri Casati, non risparmia neanche due ragazzini che prendono di mira un loro coetaneo e decidono di andare oltre il bullismo per regalare a lui una ben congegnata morte e a loro stessi un’esperienza che li perseguiterà a vita. Se la follia collega queste storie, la morte ne è l’assoluta protagonista, come anche dichiarato nella prefazione. Ogni autore ne presenta una propria visione: la morte come evento a sé, come conseguenza di una pazzia straripante o come paura. Paura di ciò che verrà dopo, per la precisione. Il protagonista di Credevo di essere morto la vivrà in prima persona, descrivendone ogni istante e tutte le sensazioni che la accompagnano, fino alla distruzione del proprio cadavere; Ottavio Taranto ce la descrive iconograficamente, inquietante misto di illusioni e inganni. Giovanni Canadè, invece, rivela come il dubbio che l’aldilà non esista possa essere più angosciante dello stesso trapasso. E poi c’è chi cerca di sfuggire alla morte e alla solitudine che essa comporta, come accade nella breve ma intensa storia di Olivia Bazar Casa di ringhiera. Ambientato tra i Navigli di Milano, una ragazza ci descrive la sua “adorabile” dirimpettaia. L’errore di un postino sbadato la porterà a scoprire il terribile segreto della donna, in un racconto in cui morte e follia sono sapientemente  intrecciati.

Daniele Forcella

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