Bakemono Lab - Casa editrice

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27 gennaio 2023

Tag: cinema

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martedì, 09 novembre 2021 / Published in rassegna stampa

I walk the line – Rolling Stone Italia

Marina Brudaglio intervista Rosario Sparti per Rolling Stone Italia in occasione dell’uscita di C’mon C’mon l’ultima pellicola di Mike Mills e della pubblicazione della prima monografia italiana sul grande Joaquin Phoenix, edita da Bakemono Lab (Collana Eiga)

Potete leggere l’articolo completo qui:
https://www.rollingstone.it/cinema/interviste-cinema/joaquin-phoenix-storia-delle-sue-cicatrici/594752/

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lunedì, 14 ottobre 2019 / Published in rassegna stampa

SCARY STORIES TO TELL IN THE DARK

510z-lT+0KL Come sempre quando Guillermo Del Toro non dirige in prima persona un film da lui scritto, sembra ci tenga a declinare il proprio immaginario in modi espliciti, quasi didascalici, a ridurli a un minimo comune denominatore facile anche per il pubblico estraneo al suo cinema: è stato così per Non avere paura del buio (Troy Nixey, 2010) e in parte per la serie The Strain (2014). È così anche per Scary Stories to Tell in the Dark, tratto dai racconti horror per ragazzi di Alvin Schwartz[1] e diretto da Andre Øvredal, norvegese scoperto e apprezzato da Del Toro per Troll Hunter (2010, antecedente alla bella serie animata creata da Del Toro per Netflix) e Autopsy (2014).

imageUn horror quindi esplicitamente per ragazzini e con ragazzini, ambientato durante la notte di Halloween del 1968 e in cui al centro c’è l’importanza delle storie: “le storie feriscono, le storie salvano” dice la voce over a inizio film che, in modo del tutto deltoresco, viene ripetuta e contestualizzata in prossimità del finale. Qui il messicano, autore del soggetto e produttore, sembra quasi volersi confrontare con Stephen King, ma il suo approccio è più concreto, meno meta-linguistico: non parla di letteratura come il maestro americano, ma di un libro specifico e dell’importanza che ogni storia ha per chi la ascolta, tematizzando in modo esplicito la questione attraverso il libro che si scrive da solo (l’opera senza autore, sogno postmoderno, al contrario di King che racconta dell’autore senza o contro l’opera: Misery, per esempio) e non facendo dell’adolescenza un modo per raccontare l’orrore adulto, ma trovando il proprio preciso target di riferimento.

MV5BNjNiM2E3NDItNGU5NS00N2UwLTk2YWItZWRmMGFlNjJhYzE3XkEyXkFqcGdeQXVyOTQ5MTIwMjM@._V1_La carriera di Del Toro è cominciata con le storie dell’orrore, raccontategli dallo zio o lette di nascosto dalla nonna, e Scary Stories to Tell in the Dark è un omaggio a quegli inizi, ai ragazzini che entrano nelle case infestate e cercano reperti minacciosi finendo per liberare (nella loro mente o nella realtà: c’è differenza?): i cliché del racconto fanno parte del gioco, fanno parte di quell’omaggio, inutile lamentarsene. Più interessante allora notare come l’influenza del messicano passi dalla scrittura alla visione di Øvredal, tramite per esempio i colori e le luci della fotografia di Roman Osin, i toni freddi con cui riprendere la casa gotica e diroccata di Sarah Bellows – l’autrice delle storie da cui il film muove – oppure alcuni accenni a temi cari al nostro, come nell’inquietante parto al contrario con cui la Signora Pallida (Pale Lady, come Pale era anche il celeberrimo mostro di Il labirinto del fauno) divora chi le sta di fronte.

In un film che punta solo (si fa per dire) a fare il suo lavoro di spaventoso intrattenimento per ragazzi, facendolo abbastanza bene e migliorando con i minuti, va fatto notare come la scelta del regista norvegese sia stata azzeccata: la sequenza dei corridoi rossi, in cui la suspense è frutto solo di stacchi di montaggi e impossibili controcampi, è una buona invenzione visiva e l’uso degli effetti speciali (l’Uomo tintinnante, Jangly Man, “interpretato” da Doug Jones) è più intelligente e adeguato del baraccone tirato su in occasione di It – Capitolo Secondo, per restare a King.

Scary Stories to Tell in the Dark riconnette Del Toro e il suo universo con il pubblico giovane che, come regista cinematografico, sta cercando di ampliare grazie a progetti sempre più ambiziosi (Nightmare Alley, oltre a Pinocchio) ma da cui non può prescindere: perché sono la scintilla da cui tutto è partito, perché sono l’ispirazione che ne anima le gesta.

                                                                                                                                                                 Emanuele Rauco

 


[1] pubblicati quest’anno da De Agostini

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martedì, 23 aprile 2019 / Published in Bakemonolab Diary, Home event, News, workshop

Avete un racconto nel cassetto o un'idea da sviluppare?

Volete cimentarvi in una maratona da scrittori e magari comparire nel nostro magazine?

 

A settembre torna il workshop creativo targato Bakemono Lab!

In questo video Marco Mancinelli ci racconta come si svolgerà il corso :  [embed]https://www.youtube.com/watch?v=UooZRvlKWx0&t=28s[/embed] Il laboratorio si svolgerà presso la sede dell’associazione Kalipè in via Taranto 96 (zona San Giovanni) per un totale complessivo di 16 ore e sarà tenuto da Valentina Cestra e Marco Mancinelli. L’obiettivo è quello di seguire gli scrittori nello sviluppo e nella stesura di un racconto completo che potrà essere inserito nel magazine della Bakemono Lab e gettare le basi per la stesura di un racconto più articolato.    

Il calendario del workshop (settembre, date da definire):

VENERDI' (16.00 - 20.00)
  • Introduzione del progetto, presentazione del magazine e dell’antologia di Yokai.
  • Incipit, intreccio, scioglimento, epilogo
  • Ideazione del soggetto per un racconto
SABATO (10.00 - 18.00)
  • Sviluppo del soggetto, editing e revisione
DOMENICA  (10.00 - 14.00)
  • Editing e revisione
PER ISCRIVERVI o chiedere altre informazioni inviate una email a info@bakemonolab.com entro e non oltre il 30 AGOSTO, il laboratorio è a numero chiuso, la prenotazione perciò è necessaria. La quota di iscrizione (da versare a inizio corso) è di 100 euro. La quota comprende:
  • Un volume dell'antologia Yokai
  • Blocco personalizzato
  • Penna USB con ebook
  • Shopper 
 

TEMPO DI SCRIVERE!
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venerdì, 25 gennaio 2019 / Published in Bakemonolab Diary, workshop

LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA

Il primo laboratorio di scrittura creativa è terminato. Sono stati tre giorni davvero intensi!

Abbiamo parlato di autori e romanzi indimenticabili, di stili narrativi e registri linguistici diversi, di editing e revisione.

I racconti creati dai ragazzi durante questa mini maratona di scrittura compariranno nel primo numero del nostro magazine che uscirà a ottobre e sarà dedicato alla figura di Edgar Allan Poe.

Sabato abbiamo sperimentato il mini lab dedicato ai piccoli scrittori in erba, un’esperienza divertente ad alto tasso di creatività.

Il laboratorio torna a settembre (date da definire). Se volete iscrivervi e/o chiedere informazioni potete mandare una email a: info@bakemonolab.com.

 

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